Categoria: Spillature
Pagine: 40
Prezzo: € 5,00
ISBN: 9788889299555
Anno: 2008

Vi è oggi, è noto, una diffusa interrogazione, resuscitazione del sacro: si tratta, per lo più, di visite archeologiche guidate, eucaristie turistiche. Ma accade anche che il trionfante spirito profano, sensuale e attivo, avido e utilitarista, che non tollera neppure il pensiero di un altro mondo, stia proprio di questo mondo, che ha fatto tutto suo, causando una paradossale mortificazione: così, sono piuttosto le ragioni della vita – o addirittura della sopravvivenza – quelle che smarrite si aggirano tra i templi diroccati e cercano rifugio in queste archeologie dell’anima da tanto infrequentate.
Tutto ciò non risparmia la poesia, né i poeti, che pure hanno con il sacro un rapporto privilegiato, un intreccio originale che, se ha potuto slentarsi nei millenni, non si è mai davvero sciolto e anzi, da un paio di secoli circa, si è andato variamente rinsaldando, per una reazione, si è soliti dire, che il romanticismo ha polarizzato, a quel razionalismo, appunto mondano, profano, che annunciava la sua irrazionale e devastante avanzata. Ma sono, anche queste, cose note.
I poeti che si chinano sul dilemma ne hanno, come dire, già abbracciato uno dei corni...
Su tutti però, o forse sull’impresa, scende come ombra pentecostale la verità novalisiana: «Noi cerchiamo dovunque l’assoluto e dovunque troviamo soltanto oggetti»; e intanto, in questo caso, quei particolari oggetti che la ricerca dell’assoluto può far scaturire, che sono i testi.

 

In copertina un dipinto di Nancy Watkins

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