• Amore dell’eccezione, autenticità e sapienza letteraria: a questi criteri rispondono le scelte dei nostri libri.
  • Pubblichiamo poesia, narrativa, saggistica, arte: opere di autori italiani viventi o storici e di stranieri in traduzione d’autore.
  • Amore dell’eccezione,
    autenticità e
    sapienza letteraria

  • Pubblichiamo poesia,
    narrativa, saggistica
    e arte

Amore dell’eccezione, necessità e sapienza letteraria: a questi criteri, fin dall’esordio nel 1980, rispondono le scelte dei nostri libri. Pubblichiamo poesia, narrativa, saggistica, arte: opere di autori italiani viventi o storici e di stranieri in traduzione d’autore.

All’arte è riservata un’attenzione speciale, dal momento che i disegni interni e di copertina dei nostri libri sono eseguiti da artisti contemporanei, vedendo così ristabilito «quel vitale contagio, che altre età hanno conosciuto, tra letteratura e arti figurative», secondo il proposito dichiarato nel primo fascicolo della rivista «Arsenale».

Novità

  • Edoardo Ferri, Tre dame

    L’occhio della poesia su Il Flauto Magico di Mozart: libro “unico”, inevitabile –

    Tra le tante opere e i tanti ruoli mozartiani che ho cantato, studiandoli, analizzandoli e ricreandoli con maestri meravigliosi come Herbert Von Karajan, Karl Böhm, Jean-Pierre Ponnelle o Nickolaus Harnoncourt, Il Flauto Magico si distingue per l’ampiezza delle sue possibilità d’interpretazione. Basta dire Il Flauto Magico e ci brillano gli occhi, e cominciamo a sorridere, come se custodissimo dentro un segreto prezioso. […]

  • Patrizia Passarelli, Donna-Donnae

    Un racconto breve che, partendo da un momento di crisi, indaga la forza delle donne. Diverse figure femminili, della realtà e della letteratura, diventano occasione di riscatto e di esempio per la giovane protagonista Viola, che si affaccia alla vita.

  • Camillo Fonte, L’isola

    Riscoperto dopo quasi cinquant’anni, un poemetto che è una piccola Odissea

    La scoperta postuma di un poeta autentico costringe a riflettere sul perché non abbia mai ricevuto, in vita, quel che la sua poesia dimostra che avrebbe meritato. Questa considerazione solo in parte si applica a Camillo Fonte (L’Aquila, 1951-1987), un poeta che nulla fece per farsi conoscere o far conoscere la sua poesia, e che quando decise di uscire di scena con un colpo di pistola, lasciando solo una piccola grande opera inedita, non aveva pubblicato che alcune poesie su rivista.

  • "Ritorno" di Gabriella Pace

    È la sua un’opera di consegna, assai rastremata, dove a parlare è la stessa poesia con una consonanza assoluta tra le voci. Dietro, in filigrana, l’impronta asciutta semplice di un’ara.

    Dal risvolto di copertina di Domenico Adriano

  • Cavallucci marini – Tutte le poesie

    Con i Sonetti d’amore per King Kong, nel 1977 la poesia di Gino Scartaghiande arrivò potente se tra le voci che la salutarono poté esserci Amelia Rosselli, che vide bene quella dirompenza poetica «sorpassare l’individuale». Di «terribile forza di ironia, di dissacrazione, e nello stesso tempo di freschezza», parlò Andrea Zanzotto. Venne solo un altro libro, Bambù, nel 1988. Poi negli anni pubblicazioni clandestine, quasi postume – a rodere il coraggio del silenzio –, imposte da nascoste “caverne” dell’anima. Rare poesie, come incise, subito riconoscibili per rigore e accento, misura. Per le «sprezzature, le collisioni, gli scarti linguistici» come ebbe infatti a scrivere Domenico Vuoto.

  • “FORSE UN ALTROVE”. Ipotesi di viaggio attraverso la poesia

    Poeti di generazioni diverse, autori affermati e giovani di sperimentata vocazione, voci accomunate da una ricerca di scrittura che fa della pagina un luogo privilegiato ed esposto. […]
        Le risposte dei poeti, come il lettore potrà verificare di seguito, sono state le più diverse com’era, oltre che inevitabile, auspicabile e giusto. E il viaggio, costeggiandone i luoghi, ha preso spesso per le vie della memoria, dell’interrogazione, del bilancio esistenziale, del sogno. Ne è derivato un portolano che si offre con i suoi contorni via via rilevati, le sue linee sorprendenti e asperità che domandano solo di essere percorse, seguite da uno sguardo amoureux de cartes et d’estampes.

  • Domenico Vuoto - Esercizi di postura

    Domenico Vuoto vive e lavora a Roma. Ha da sempre perseguito la forma breve della narrazione. Suoi racconti sono apparsi sulle riviste “Paragone” e “Arsenale”, di cui è stato redattore, e in varie antologie. I suoi titoli: Storie innaturali, 1986; L’altro sguardo, 2001; Il libro dei turbamenti, 2005; Pensieri di passo, 2010; Variazioni sul noto sentimento, 2010; Forme d’ombra, 2013; Mio nemico, 2013; Nessuna direzione, 2014; Biografia implicita, 2016; Come le nuvole, 2019; Esercizi di postura, 2021.

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