Categoria: Grandi Tarsie
Pagine: 48
Prezzo: € 10,00
ISBN: 9788889299913
Anno: 2022
Note: In copertina: disegno di Nancy Watkins

    «Vivere è segno / nel quaderno / della prima infanzia / […] / verso il suo lieve canto».

    Questi versi dell’ultima poesia della raccolta di Edoardo Ferri porgono un saluto riverente all’infanzia del Mozart bambino prodigio della musica, e ad ogni musicista precoce che dalla sua musica sia stato ispirato in tenera età. Anche il mio incontro con Mozart, quando avevo due anni, fu decisivo; un amore destinato a durare più della vita.

    Tra le tante opere e i tanti ruoli mozartiani che ho cantato, studiandoli, analizzandoli e ricreandoli con maestri meravigliosi come Herbert Von Karajan, Karl Böhm, Jean-Pierre Ponnelle o Nickolaus Harnoncourt, Il flauto magico si distingue per l’ampiezza delle sue possibilità d’interpretazione. Basta dire Il flauto magico e ci brillano gli occhi, e cominciamo a sorridere, come se custodissimo dentro un segreto prezioso.

    Ho avuto il privilegio di interpretare due personaggi di quest’opera, passando dall’allegria di Papagena all’intensità di Pamina. L’aria di Pamina, struggente e bella nella sua semplicità, insieme tragedia e sincerità, segna per me l’apice dell’arte di Mozart. Mi piace pensare che egli ascolti, compiaciuto di sentire la sua musica bene eseguita, e divertito di essere al centro di tante discussioni e analisi, di tanta letteratura.

    È stata un’emozione sapere dal mio amico e poeta Edoardo Ferri del suo progetto di scrivere trenta poesie ispirate al Die Zauberflöte mozartiano; e mi sono sentita onorata dalla sua richiesta di scriverne la prefazione. Con gli innumerevoli libri, le memorie, le edizioni critiche, gli scritti di psicanalisi, le note programmatiche di drammaturgia, le tesi su Mozart e sul suo lavoro, quella di credere che potesse esserci un altro modo di interpretare e rendere omaggio al Maestro era un’idea azzardata. Ma i poeti vedono le cose diversamente. E quella composta da Edoardo Ferri è una raccolta di poesie unica ed originale che svela un nuovo aspetto di questa storia visionaria, ricca e stupefacente. Ci mostra l’umanità dei personaggi e le loro emozioni, ci porta tra voli di uccelli e versi lirici, che diventano proiezioni astrali, meditazioni e astrazioni, e lui, come un sapiente regista, unisce con fili invisibili le aspirazioni dei personaggi alla storia, nella quale ognuno di loro tenta di crearsi una realtà migliore. Leggendo queste poesie, con i loro momenti di divertimento, bellezza, misticismo, persino ruvida emozione, si percepisce anche un accenno di silenzio, simile a un soffio di musica ancora da comporre, come Mozart stesso dice “tra le righe”. E quel soffio, vedendolo con gli occhi di un poeta, invita a indugiare nello spazio sospeso tra note musicali e parole scritte.

JANET PERRY

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